Noviziato

Dai Castelli romani, più precisamente da Grottaferrata, dove  nella festa di S. Michele Arcangelo  avevano iniziato il cammino di discernimento nell’anno canonico del Noviziato, il giorno della solennità di tutti i Santi  del 1991 giungevano  a “Villa S. Maria”,  fin’allora residenza estiva dei ragazzi della Casa Madre di Messina, i giovani novizi  con il Padre Maestro.
Villa S. Maria in contrada S. Agata è un posto ameno con una incantevole vista panoramica: lo stretto nel suo punto più vicino al continente, il Pilone con il lago di Ganzirri, il massiccio dell’Aspromonte che si tuffa nel mare arricchendo di spettacolare bellezza quest’angolo di terra. Questa Proprietà acquistata con tanti sacrifici dei Padri agli inizi degli anni cinquanta con uno sguardo lungimirante ignari dei disegni della Provvidenza ora sede scelta per l’anno importante nel cammino della vita consacrata dalla Chiesa chiamato Noviziato.
Nel cammino di consacrazione a Dio la tradizione, fin dal suo sorgere, ha ritenuto il noviziato come una nascita, anzi un secondo Battesimo, per entrare nella speciale sequela che è la vita consacrata; non è possibile divenire consacrato senza l’anno del noviziato. L’ importanza speciale dell’anno la si riscontra anche dalla dettagliata e talvolta puntigliosa legislazione della Chiesa. Per i Padri Rogazionisti la durata del discernimento in noviziato è di un anno.

Nella attuale sede del noviziato si sono alternati dal 1991 giovani provenienti oltre che dalle due Provincie italiane, dalla Polonia, Regno Unito, Slovacchia, Albania, Irak, Germania...
Anche gli animatori, i PP. Maestri, hanno conosciuto una rotazione; al primo, P. Amedeo Pascucci, subentrò P. Antonio Di Tuoro che cedeva poi al P. Vincenzo D’angelo il delicato compito. In questi gli anni trascorsi, la sede del Noviziato è andata sempre più configurandosi. Giuridicamente  da sede staccata, ma parte della Casa Madre, l’11 giugno del 2010 viene costituita Casa autonoma in tutti i sensi.
Si sono moltiplicate le iniziative. Da una ragionevole chiusura si inizia ad aprirsi al territorio con esperienze di guida spirituale, di animazione e di formazione. I Novizi contattano le comunità parrocchiali vicine  con brevi esperienze pastorali. Si apre la Cappella S. Annibale ai fedeli. Le SS. Messe con i vari appuntamenti liturgici si moltiplicano sempre più.
Le aperture si evidenziano nelle processioni, in particolare quella di Maria Bambina, pesche di beneficenza, mostre e presepi, celebrazioni di anniversari, incontri gioiosi di fraternità. Nasceva il coro per la completezza della liturgia, ecc. Si ventila la possibilità di un erigendo Santuario per il culto a S. Annibale.
In questo flash che arricchiremo quanto prima, salta all’evidenza che l’anno di discernimento del noviziato è veramente la nascita... Di tutto si può parlare ma dopo l’apparizione, la nascita condizione essenziale di tutto. Dopo l’essenzialità e l’importanza, la centralità dell’incontro del giovane con Dio per un passo decisivo e vitale: intravisto il posto che il Signore ha sognato il giovane con decisione e coraggio aderisce con un SI’, anche se iniziale ma pieno.
La preghiera per questi giovani è essenziale perché, come affermava S. Annibale, se le vocazioni non vengono dall’alto tutto si riduce ad una coltura artificiale. Chiediamo la vostra  collaborazione nella preghiera. Non dubitare il Signore saprà ricambiare e riverserà su di voi  le sue grazie in abbondanza.

(P. Michele Marinelli)